Manuela Carretta
PERFORMANCE
SERRE
Performance: sfiorami, sfogliami e cercami attraverso le scenografie e gli abiti di Elvezia Allari e la acción poética di Manuela Carretta. Il giardino meraviglioso della Allari è innanzitutto uno spazio mentale ed emotivo: il luogo dove seminare ciò che abbiamo di più prezioso, il rifugio dello spirito lontano dai rumori del mondo, il tempo in cui ci sentiamo liberi dal peso dei canoni stringenti della forma e della bellezza che altri scelgono per noi. Ma il suo lavoro percorre anche l’immaginario collettivo di un altrove dove recuperare un rapporto autentico e rispettoso con la Terra: lontano dalla rappresentazione di una natura addomesticata e progettata per il gusto e le necessità dell’uomo, quello della Allari è un inno alla poesia della vita in tutte le sue manifestazioni. I suoi abiti di carta velina e semi sono la metafora di un’auspicabile nuova umanità, che abiti il pianeta con soave leggerezza, consapevole della responsabilità di essere artefice – al pari della natura – di quel “giardino meraviglioso” in cui essa stessa ambisce a vivere. Il danzare sopra le foglie, sotto la pioggia battente, l’andare sott’acqua per poi correre in un luogo abbandonato, fa parte della ricerca di Manuela, dove ogni spazio è un percorso compositivo. La natura oppure lo spazio urbano generano dialoghi sempre nuovi e imprevedibili. Il suo movimento sonoro, attraverso il flamenco, è anche portavoce di silenzi sottili e sfiora l’idea di rendere trasparente lo stile per portarlo al – non stile per fondersi con un paesaggio che lasci spazio all’improvvisazione. Nel giardino meraviglioso; seminando suoni, germogliano i significati. I significati sono liberi di prendere forma nelle visioni di chi osserva ciò che accade in quel giardino meraviglioso, dove gli abiti e le opere artistiche di Elvezia insieme all'azione fisico-poetica di Manuela, sono alla ricerca dei suoi fiori potenziandone il profumo.
"Prendiamo il sentiero paludoso per arrivare alle nuvole".
Matsuo Basho (1644-1694) Tiare in ferro di Elvezia Allari Opere di Giusto Pilan
Breaching - A caduta libera
https://www.youtube.com/watch?v=nMb4vQ4A2go
SketchBook
Hortus
La performance Hortus ideata e realizzata da Elvezia Allari (costume e copricapo in filo di ferro cotto) e Manuela Carretta (azione poetica) raffigura l’ardua conquista di un giardino dello spirito che rifugge dai rumori del mondo, dalle sue maschere, dai suoi canoni stringenti della forma e della bellezza che gli altri scelgono per noi. Le due artiste ci avvertono che ogni ora di ogni giorno siamo novizi nello sfidare il labirinto mentale che incombe su ogni nostra azione o pensiero, divincolarsi dal percorso murato che dirige ogni nostro passo, trovare il varco, la via d’uscita dalla natura addomesticata simile ad una mai agevole rotta di esodo (éksodos in greco da ék, “fuori” e odos, “via”), e fare irrompere l’altrimenti inesprimibile e nomade terzo giardino della mente. François Bruzzo Copricapo in filo di ferro cotto e costume Elvezia Allari Azione poetica Manuela Carretta Montaggio video Fiorenzo Zancan Musica Giuseppe Dal Bianco
Tina Modotti-Una donna
Voce e regia Federica Sgoifo
Chitarra Michele Pucci
Danza Manuela Carretta
Tina Modotti, illustre fotografa friulana, fu senza dubbio una presenza scomoda in vita, e non solo, perché Tina, donna incredibilmente femminile e affascinante, nello stesso tempo visse sulla propria pelle l'impegno politico e sociale che la vide tra i fondatori del Soccorso Rosso Internazionale. Con i suoi compagni portò coraggiosamente, aiuti umanitari in Messico, nell'Europa dell'est, in Spagna durante la dilaniante Guerra Civile. Una personalità così poliedrica: indossatrice, attrice, fotografa, passionaria, comunista, amante viaggiatrice e molto altro, non è ancora oggi così frequentemente raccontata come dovrebbe essere.
Forse la sua originalità, la sua integrità, il suo talento non sono ancora ritenuti possibili in una sola donna, in una sola vita,.....E di fatto lei visse molte vite, molte identità, tutte profondamente racchiuse nel suo nome: Tina Modotti. Ci sembra un'occasione importante raccontare la vita de "la nuova rosa", come Pablo Neruda scrisse di lei nel suo epitaffio, e far rivivere alcune delle suggestioni legate alla vita di questa straordinaria cittadina del '900 così attuale ancora oggi.
Brevi video clip con delle improvvisazioni sulle Ali in ferro cotto dell'artista Elvezia Allari e le azioni poetiche di Manuela Carretta.